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Al viaggiatore immaginario che s'inoltrasse oggi in Maremma, si presenterebbero scenari di gloriosa bellezza: una natura toccata dalla mano dell'uomo, che però conserva una sua selvatica originalità. Se lo stesso viaggiatore, andando indietro di cent'anni, potesse posare lo sguardo sulla Maremma di allora, farebbe fatica a riconoscere, nella terra malsana e ingrata, gli squarci di bellezza esistenti. Sarebbe più probabile che notasse, di quella terra, le creature: bufali, cavalli, e uomini schiavi della miseria e dell'ignoranza. Uomini apparentemente modesti ma dotati di una propria dignità, e di una storia. E sono proprio queste storie a dare vita a questo affresco corale che ci restituisce un'immagine vivida della Maremma di allora.